Intervista ad Angelo di MyFace

Angelo funzionario vendite classe 1972 ideatore e fondatore del marchio Myface e del sito www.myfaceitaly.com. Padre e compagno di Elisabetta. Angelo fin da ragazzo coltiva la passione per l’oggettistica e per la manifattura. Appassionato di meccanica si distingue per le sue doti pratiche ed artistiche. Dopo gli studi collabora con le più importanti discoteche e locali di intrattenimento del Nord Est sviluppando qualità comunicative e di relazione interpersonale: fondamentali per la sua corriera lavorativa. Il suo ingresso nel mondo del lavoro gli permette di sviluppare capacità nelle tecniche di vendita diventando un punto di riferimento di molte aziende nel campo del mobile. Un incontro con il mondo del legno che suscita in lui una curiosità inaspettata. Affianca i migliori Maestri Artigiani durante le loro creazioni, apprendendone segreti e maestrie. Oggi a distanza di più di venti anni folgorato da una illuminazione quasi trascendentale, avvenuta tra le mura di casa, lancia sul mercato la sua visione di Mayface. Un progetto unico nel suo genere che non trova uguali nel mondo. Angelo forte dell’appoggio incondizionato e professionale di Elisabetta – affermata interior design e spinto da un carattere deciso, estroverso e impavido, ama accettare ogni sfida che la vita gli riserva e presenta con orgoglio la sua idea originale, artigianale e rivolta agli amanti dell’unicità e della personalizzazione.

Chi è Angelo?

Sono un uomo di quarantanove anni, Padre adottivo di uno splendido ragazzo di origini Etiopi di dodici anni e compagno di Elisabetta, madre di due meravigliosi bambini. Mi considero una persona espansiva ed estroversa. Fortunatamente posso vantare tantissime amicizie importanti e di lunga data, con le quali mantengo rapporti costanti, veri e sinceri. Conoscenze coltivate durante la mia lunga collaborazione con le più importanti discoteche del nord est e non solo. Una esperienza trentennale che mi ha regalato tantissime emozioni, ricordi ed incontri indimenticabili. Mi piace confrontarmi con le persone, dialogare ed essere sempre disponibile. Una caratteristica del mio carattere che mi ha sempre accompagnato durante il cammino personale e professionale. Ho svolto lavori basati sul contatto diretto con il cliente: partendo dai locali, passando dal supermercato – in qualità di direttore – fino alla mia attuale occupazione come Funzionario Vendite. Sono una persona creativa e dinamica, mi piacciono la sfide e ne cerco di nuove continuamente. Non amo passare le mie giornate sul divano e cerco sempre di impegnare corpo e mente. Baso la mia vita su principi per me fondamentali che parlano di attività fisica e mentale: vero motore della nostra esistenza.

Quando e come nasce la Sua passione per l’arte del lavorare il legno?

Ho sempre coltivato la passione per tutto cio’ che viene costruito manualmente. Chiavi, chiodi, martelli e cacciaviti sono sempre stati, fin da ragazzino, i miei compagni di gioco, invenzioni e creazioni. Nel nostro piccolo gruppo di amici del quartiere ricoprivo il ruolo di “meccanico” di tutti. Biciclette e motorini non avevano segreti per me e li mio garage, con buona pace dei miei genitori, diventava una vera e propria officina. Con il passare del tempo mi sono avvicinato al mondo del legno, lavorando a stretto contatto con i Maestri Falegnami. Sono rimasto affascinato dalle potenzialità di questo splendido materiale naturale. Assistere alla sua trasformazione, alla lavorazione e vedere nascere oggettistica dalla sua composizione, ha catturato tutta la mia immaginazione e la voglia di cimentarmi in questa arte millenaria. Adoro il suo profumo e le sensazioni che trasmette: emozioni che parlano di ambiente, di natura, di vita. Ogni parte del legno racconta una storia attraverso le sue essenze: ovvero colore e venature. Possiamo carpirne età tipologia e provenienza. Ascoltare la sua voce silenziosa che ci racconta del bosco, della terra, dei frutti e di tutto quel mondo che solo anni di vita possono racchiudere in se. Oggi finalmente trasformo questa passione decennale in un progetto concreto in cui credo molto e nel quale intendo riversare la mie energie e la mia creatività.

Come si raggiunge questa professionalità artistica?

Il legno è un materiale che si impara a lavorare; lavorandolo !! A differenza di ferro e vetro e’ un materiale caldo e vivo, la sua duttilità permette una manipolazione più morbida ed eterogenea. Sono permessi errori facilmente correggibili, grazie proprio a queste sue caratteristiche. Per raggiungere un discreto livello di professionalità non si può esimersi da un percorso lungo e faticoso di apprendimento. Trascorrere del tempo assieme ad Artigiani e Maestri del settore risulta imprescindibile per chiunque voglia intraprendere questa professione. Segreti, consigli e capacità solo da mani sapienti, rochi borbottii e anni di fatica, possono essere trasmessi. Ovviamente non può mancare un amore profondo per il legno e la passione incondizionata per quello che facciamo. Quando prende forma un’opera, di qualsiasi natura essa sia, l’emozione non ha uguali. Immaginare, creare, formare, plasmare, dare vita a qualcosa di diverso da ciò che era, sono sensazioni per me impareggiabili che mi riempiono di soddisfazione, orgoglio e gioia.

Come nasce l’idea di dare un volto alle Sue opere?

L’idea nasce proprio qui: in questa sala da pranzo dove stiamo registrando la nostra conversazione. Era un giorno normale come tanti altri e stavo pranzando assieme alla mia compagna Elisabetta. Una bella giornata soleggiata, la leggera brezza che filtrava dalle porte semi aperte che si affacciano sul nostro giardino. Il calore del sole ci scaldava delicato, ed eravamo intenti nelle nostre consuete chiacchierate. Non ricordo per quale strano motivo, ma improvvisamente muovendo lo sguardo verso il divano mi accorsi che l’ombra del mio profilo veniva proiettata su di un piccolo cuscino appoggiato allo schienale del mobile. Era come se fosse fotografato ed impresso sul cuscino stesso: conservo ancora la foto che testimonia quel momento. Un raggio di sole, che come un lungo braccio lucente ed una mano invisibile, disegnava quello che sarebbe diventato un progetto artistico ed originale: unico al mondo. Vedere quella immagine fu come ricevere una illuminazione, un pensiero istintivo ed immediato: sapevo cosa avrei creato; sapevo come lo avrei realizzato; ed immaginavo ogni opera già fatta e compiuta. Mi rivolsi ad Elisabetta chiedendole di immaginare i nostri due profili impressi assieme e cosa ne pensasse dell’idea di “scolpire” e modellare i profili delle persone nel legno, ricavandone oggettistica di utilità comune, ma personalizzati attraverso l’unicità “dell’impronta” del loro viso. La mia compagna, da interior desing di professione, e sicuramente persuasa dal mio entusiasmo, accettò subito la sfida che le stavo proponendo: appoggiandomi fin dal principio e contribuendo con la sua consueta energia alla messa in opera della nostra “visione”. Ci attivammo subito e dopo le dovute ricerche – che confermavano la singolarità del progetto a livello mondiale – depositammo il Marchio Myface con annessa produzione di complementi ed oggetti ricavati dal profilo della persona stessa. Così nasce l’idea e il Brand Myface e il sito www.myfaceitaly.com.

Cosa realizza Myface?

Realizziamo prodotti artigianali in legno e prossimamente anche in altri materiali sempre a carattere naturale. Attualmente stiamo creando oggettistica che comprende orologi, profili senza orologi che fanno gruppo famiglia, portabottiglie e ultimamente anche degli specchi a muro. Il tutto sempre ricavato dal profilo personale del committente che invia al nostro sito la sua foto dalla quale ricaviamo i tratti distintivi del viso mantenendo di fatto l’unicità del prodotto.

Cosa prova quando realizza la Sua arte e prende forma il profilo del suo committente?

Pura emozione !!! Dal momento che ricevo l’immagine del committente fino alla consegna finale è un susseguirsi di emozioni e sensazioni. Tutto nasce da un semplice pannello di legno di forma quadrata. Lo studio del profilo ricevuto, la visione del progetto, l’intaglio e la sua realizzazione sono parte di un procedimento che mi coinvolge integralmente. Durante la lavorazione del legno inizia il mio viaggio attraverso profumi ed odori che mi portano tra i boschi e la natura.  Le essenze di Rovere, Larice, Noce e molti altri, avvolgono lo studio trasportandomi tra sentieri e foreste. A volte mi capita di consegnare personalmente l’opera finita nelle mani del cliente. La gioia nel vedere lo stupore del committente che si riconosce nell’oggetto non ha uguali. Il pensiero di aver saputo creare una singolarità unica nel suo genere ed irripetibile e la consapevolezza che accompagnerà il mio cliente per tutta la sua vita, mi riempie il cuore di orgoglio e soddisfazione.

Quali sono le difficoltà maggiori che si incontrano nel lanciare sul mercato una nuova proposta come la Vostra?

Sicuramente raggiungere le persone e suscitare il loro interesse e’ la parte più dura e difficile durante il lancio di un nuovo prodotto. Io provengo dalla “vecchia” scuola del rappresentante dove l’importanza del contatto umano e della promozione in loco rappresentavano l’essenza della vendita stessa. Ancora oggi prediligo questo aspetto del marketing piuttosto che atre interazioni. Porto sempre con me un campione delle mie opere così da poterlo mostrare, se necessario, a chiunque lo trovi interessante. Nella mia professione mi trovo spesso a contatto diretto con i possibili acquirenti e non manco di assicurargli una costante presenza. Ricordo con ironia e divertimento quando passai per ben 20 volte da un possibile cliente da acquisire, al semplice scopo di vendere circa venti centesimi di materiale. Ci riuscii, forse per sfinimento dello stesso cliente. Oggi questa azienda a distanza di dieci anni è diventata uno dei miei migliori partner commerciali. Tuttavia non si possono escludere le moderne tecniche di comunicazione e divulgazione digitale che permettono di raggiungere distanze altrimenti inarrivabili. Molte delle nostre opere vengono ordinate sul nostro sito internet e successivamente spedite a destinazione.

Come si superano i momenti più difficili?

Amare quello che si fa, credere nelle nostre possibilità e seguire le proprie convinzioni. Credo che il segreto per superare le difficoltà di un mercato sempre più complesso risieda dentro di noi, nel modo in cui ci poniamo e nel nostro istinto imprenditoriale. Sono una persona che guarda costantemente al futuro e che non ama fermarsi al primo ostacolo. Ogni muro che ho incontrato durante la mia vita personale e professionale sono riuscito a scalarlo, fermandomi solo quando ritenevo di essere arrivato. Ovviamente esistono situazioni che vanno oltre le nostre capacità: dobbiamo essere in grado di riconoscerle e, se il caso lo richiede, abbandonarle e crearne di nuove.     

Perché scegliere di possedere una Vostra opera artigianale?

Senza ombra di dubbio per la sua unicità e personalizzazione. Non esistono in questo momento altre realtà simili nel mondo che usano la nostra stessa tecnica di creazione. Possedere un manufatto Myface significa portare in casa un dettaglio di noi stessi singolare ed irripetibile. Ogni nostra opera rappresenta il committente stesso la sua singolarità e ciò che lo differenzia dalle altre persone. Abbiamo studiato una serie di oggettistica che permette anche un uso “domestico” e di design interno delle realizzazioni. Penso che l’artigianalità unita al valore del Made in Italy e del Made in Veneto possano contribuire al diffondersi del nostro brand Myface.

Osservando le Sue opere si nota che restano completamente naturali senza alcun accessorio di complemento. Perché questa scelta?

La nostra è stata una scelta consapevole e voluta. Ritengo che Myface si possa differenziare da altri concorrenti proprio per la sua peculiarità nella realizzazione e nello stile da noi scelto. Il profilo è un tratto distintivo di noi stessi, la nostra impronta digitale del viso. Ogni opera ha una sua identità precisa, unica e irripetibile. Riceviamo molte richieste per realizzare profili di personaggi famosi e conosciuti, ma non accettiamo, perché non vogliamo cadere nel girone del puro commercio economico e di massa. I nostri orologi non presentano indicazioni numeriche. Vogliamo comunque dare un senso, anche pratico e di utilità alle opere, ma non la sola finalità domestica. L’oggettistica Myface racconta una storia, un momento particolare della nostra vita. Racconta noi stessi, i nostri cari e fotografa istanti e sentimenti. Non utilizziamo colori o coperture che possono nascondere le essenze del legno, le sue caratteristiche, i profumi e le sensazioni tattili che trasmette. Stiamo concentrando le nostre energie nello studio e nella progettazione di creazioni per l’intera famiglia ad uso puramente estetico senza alcuna finalità secondaria che possano sostituire i più classici dipinti, decorando i nostri spazi rendendoli unici e personali.

Come sceglie i materiali per le Sue opere?

Diciamo che il processo decisionale è sempre in evoluzione e si basa anche sulle richieste del cliente. Inizialmente le scelte maturate sono frutto di una accurata ricerca e dello studio di materiali già utilizzati in questo campo. Mi sono recato in diversi luoghi, anche commerciali, per capire l’uso corretto e le tipologie più comuni di legno adatte al mio scopo. Oggi uso essenze di Rovere, Noce Canaletto, Larice e altre, che mi soddisfano pienamente. Stiamo pensando di allargare la nostra proposta utilizzando altri materiali, sempre di provenienza naturale. Elisabetta in questo processo svolge un ruolo importantissimo ed essenziale. La sua professionalità come interior design guida le nostre scelte indicando tipologia di legno, tonalità e il giusto accostamento.

L’artigianalità Italiana, e Veneta, affascina e viene apprezzata in tutto il mondo. In poche settimane di attività avete già ricevuto manifestazioni di interesse e ordinazioni a livello internazionale. Da dove provengono le più interessanti?

Indubbiamente il Made in Italy – nel nostro caso Made in Veneto – e’ uno dei brand più conosciuti, ricercati ed apprezzati nel mondo. In questo momento riceviamo più manifestazioni di interesse da oltre confine che in Patria. Questo lo si deve certamente al fatto che all’estero la nostra artigianalità sia particolarmente ambita, mentre forse un po’ scontata nel nostro Paese. Abbiamo spedito in Canada, dove la presenza di nostri connazionali e cittadini Canadesi di origine Italiana è particolarmente nutrita. Molte persone legate da parentele lontane e di sangue italico premono per ricevere un pezzetto di Italia e della nostra manifattura. Vendiamo in Germania, Francia e anche qualcosa in Est Europa al momento in Bulgaria. Le persone interessate caricano la loro foto del profilo sul nostro sito, l’immagine viene elaborata e successivamente, a lavoro terminato, il manufatto viene spedito a destinazione richiesta.

Marito, Padre, Funzionario Vendite e oggi imprenditore di se stesso. Come riesce a coniugare gli impegni famigliari e professionali? E quanto è importante l’appoggio della famiglia?

Svolgo un lavoro che mi porta spesso lontano da casa e che occupa gran parte della mia giornata. Anche Elisabetta è molto impegnata con la sua professione e quel poco tempo libero che ci rimane lo dedichiamo alla vita dei nostri figli, ai loro spazi e alle attività che svolgono. Una vita diciamo normale la nostra: frenetica, impegnata e felice. Abbiamo costruito il progetto Myface completamente da soli: iniziando con il sito di presentazione fino alle opere complete. Ricordo le notti insonne passate con Elisabetta seduti al tavolo cercando di costruire la nostra immagine. Momenti intensi, discussioni infinite, confronti accesi, liti sfiorate. Un dualismo, il nostro, che ci completa, ci unisce e ci permette di crescere nello spirito e nella mente. Elisabetta più armonica, più sensibile, più concentrata nei colori, negli abbinamenti, nella parte più estetica del nostro progetto. Io avvolto nei miei pensieri puramente commerciali e pratici. Non avrei potuto costruire Myface da solo devo ad ogni componente della mia famiglia gratitudine e ringraziamento per l’aiuto ricevuto, la pazienza sopportata e per essere l’essenza della mia vita.

Progetti per il futuro?

Vogliamo concentrare le nostre energie sulla crescita di Myface, non solo sulla parte commerciale ed economica, ma soprattutto sulla personalità ed unicità del marchio. Spingeremo per far conoscere e divulgare il nostro lavoro diventando brand e stile riconosciuto. Stiamo valutando alcune proposte di collaborazione con importanti realtà territoriali. Il nostro cammino è appena iniziato ma siamo fiduciosi e spinti da ottimismo e rosee aspettative.  

Che consiglio si sente di poter dare ai giovani che vogliono affrontare una sfida come quella da Lei intrapresa?

Le difficoltà servono per crescere personalmente e professionalmente. Per mantenere viva e attiva la nostra mente abbiamo bisogno di sfide quotidiane che ci mettano alla prova e che ci regalino emozioni ed autostima nel momento in cui le superiamo. Ai nostri giovani dico: accettatele!!! Non arretrate davanti agli ostacoli che inevitabilmente la vita riserva. Affrontateli credendo in voi stessi e nelle persone che vi sono vicine. Inseguite i vostri sogni, seguite passione e cuore, amate quello che fate e la vostra strada verso il successo sarà sicuramente in discesa.

Intervista e stesura di Abiti Luciano; Grafica Layout Matteo Durante

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