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Intervista a Anna Pecoraro

Intervista a Anna Pecoraro

La sig.ra Anna Pecoraro ci ha concesso l’intervista che riportiamo a seguito e che racconta la storia della sua avventura con l’hotel di famiglia.

Chi è la Signora Anna Pecoraro?

Non è facile descrivere se stessi. Lascio sempre che le persone mi giudichino per le mie azioni. Mi considero una donna molto semplice affabile e rispettosa del prossimo. Sono mamma di tre figli e nonna di otto nipoti Da poco anche di un pronipote.

Come inizia la sua avventura nel mondo alberghiero?

Il mio ingresso nel mondo dell’imprenditoria turistica fu tanto inaspettato quanto indesiderato. Nel 1991 ricevo una chiamata da mio padre Augusto Pecoraro, titolare e proprietario dell’Hotel Rosanna. Papà, rimasto senza segretaria, mi chiede di aiutarlo per un breve periodo finché non avesse trovata un’altra receptionist. Periodo che si protrasse ad oltranza. Pur non avendo alcuna conoscenza sulla gestione aziendale e contabile di un hotel, decido di rispondere alla chiamata di papà e scopro che la situazione finanziaria è alquanto grave se non gravissima, difficile, quindi, da sanare.

Cerco di convincere mio padre a vendere per evitare un sicuro fallimento. Lui non sente ragione ed io non avevo nessuna intenzione di caricarmi di questo onere avendo lasciato l’attività alberghiera più di 25 anni prima. Un giorno, dopo che per l’ennesima volta avevo invitato mio padre a vendere, mi sento chiamare dalla segretaria che mi avverte che papà era salito in camera piangendo. Mi precipito da lui e lo trovo seduto sul bordo del letto, con la testa tra le mani e che sta singhiozzando. Ricordo che mi colpì la piccola pozza formatasi ai suoi piedi: erano le lacrime di mio padre. I medici gli avevano dato non più di sei mesi di vita e quest’uomo vedeva perduto tutto ciò che aveva costruito in una vita di duro lavoro. Il suo lascito sfumava sotto i suoi occhi, e lui non poteva fare nulla. Ci avrebbe lasciati avvolto nella tristezza e nella disperazione. Mi avvicinai, lo abbracciai forte e gli dissi le parole che avrebbero segnato per sempre la mia vita: <<non ti preoccupare; io ti aiuterò! >>. Papà visse altri tre anni. La forza di reagire e combattere il male che c’era in lui, penso che gliela diede la speranza che in un qualche modo avrebbe potuto salvare l’albergo, ovviamente confidando nel mio supporto. Il vero grande aiuto nella parte finale della sua vita, dopo tre mesi se ne sarebbe andato definitivamente, fu rivolgermi al mio ex marito per avere un aiuto. Lui con mia grande sorpresa si offerse di rilevare l’attività con annessi e connessi salvando così il nome di mio padre Nel 2001 il vecchio Rosanna viene demolito per far sorgere una realtà moderna più consona ai nostri tempi. Oggi a distanza di quasi trent’anni siamo qui a raccontare la nostra storia.

Ci racconta i suoi primi passi da imprenditrice?

I mie primi passi sono stati caratterizzati da tanta paura. Come le ho detto sono stata chiamata ad affrontare questa sfida già in età matura, e non vantavo nessuna esperienza nel campo imprenditoriale. Non conoscevo nulla di ciò che necessita una buona e corretta gestione aziendale. Tutto sembrava per me invalicabile. Conti, fatture, fornitori, gestione clienti e tante altre incombenze quotidiane che si possono immaginare in una struttura come la nostra. La sensazione è stata quella di essere travolta da un fiume in piena che non riuscivo ad arginare. Ricordo mattine quando, appena sveglia, venivo avvolta da una profonda angoscia che mi toglieva il respiro. Il solo pensiero di dover affrontare un’altra giornata di problemi era per me insopportabile. In quel periodo un grandissimo aiuto mi venne dato dalla sig. Marina Furlan, ex collaboratrice di mio padre, che dall’asilo, in pochi giorni, mi fece arrivare all’università. Fece un lavoro straordinario riuscendo a trasmettermi conoscenza e un po’ di sicurezza. Una volta deciso di rimanere a fianco di mio padre, mi fissai un obiettivo e tenni lo sguardo puntato su di esso, così, riuscii a vincere il grande disagio che avevo dentro. Questo è il mio modus vivendi. La mia grande forza che mi permette di raggiungere mete, a volte, impossibili. Avrei dovuto restare solo qualche giorno ma da allora sono passati più di trent’anni.

Mamma, moglie, nonna. Come è riuscita e come riesce a coniugare vita privata e vita lavorativa?

Semplice! Non avendo una vita privata. La nostra è una famiglia di imprenditori. Nel momento in cui assunsi la direzione del Rosanna i miei figli, ormai adulti, avevano già preso in mano le redini dell’azienda di famiglia che opera nel comparto ittico. Ci siamo ritrovati tutti immersi nei nostri pensieri e nelle nostre faccende quotidiane sacrificando di fatto quella parte di rapporto umano che nella mia “vita precedente” ero riuscita a creare. Oggi, pur mantenendo vivo e costante il rapporto con i miei famigliari, sento il peso dei silenzi e degli interminabili periodi che a volte ci separano. Ho imparato a considerare famiglia il mio staff, i miei collaboratori e a chiamare casa il mio ufficio. Questo molte volte è il fardello del fare impresa.

Quali sono le maggiori difficoltà per una donna in questa professione?

Rispetto agli uomini penso che in tutte le professioni la donna trovi maggiori difficoltà. Essere donna, moglie, madre ed imprenditrice significa sposare entrambi i ruoli. Sdoppiarsi in vite parallele affrontando ritmi frenetici a volte insostenibili. Ma noi donne – non me ne vogliano gli uomini – abbiamo una marcia in più, una passione e una volontà interiore che ci caratterizza e contraddistingue. Molte volte purtroppo queste qualità non bastano e la donna si trova a dover scegliere tra famiglia e carriera rischiando inevitabilmente di perdere o l’una o l’altra. Penso che oggi possiamo colmare queste distanze tra i sessi, ripensando il mondo del lavoro fornendo tutti i supporti necessari per poter permettere ad ognuno di noi di scegliere la propria vita professionale. Molto ancora deve essere fatto ma siamo sulla strada giusta.

Ricorda dei momenti particolarmente difficili che ha dovuto affrontare?

In trent’anni di attività, come Lei può immaginare ci sono stati innumerevoli momenti di difficoltà. Ricordo i primi anni di attività, le mie paure, le mie preoccupazioni, i conti da pagare e le prenotazioni a zero. Situazioni difficili da superare. Ma per tutta la mia vita nei momenti di sconforto ho sempre trovato sollievo e nuova linfa rivolgendomi ad un “Amico” che non tutti riconoscono come tale: Nostro Signore Gesù. È il Suo Spirito che mi ha guidato in tutti questi anni. Mi torna in mente un Luglio di un’estate lontana. Ero al telefono con il mio ex marito e piangevo disperata perché il calendario di Agosto risultava completamente vuoto. Ricordo la voce di Aldo che mi diceva: << fai qualcosa !! fai qualcosa!!>>. Allora presa dallo sconforto rientrai a casa di mia madre ed improvvisamente presa dalla disperazione per quanto stavo vivendo, mi rivolsi al crocifisso urlandogli ripetutamente: tutta colpa tua, tutta colpa tua , a Te tutto è possibile, a Te sarebbe facile risolvere il mio problema, io ho bisogno del pieno almeno, almeno dal primo di agosto al 10 di settembre. Subito dopo realizzai di aver mancato nei confronti Di Lui e da uno stato di aggressività passai alla richiesta di perdono. Quando rientrai in albergo, la segretaria mi comunicò che il telefono stava squillando con una certa insistenza. L’albergo si stava riempendo e si riempì fino al 10 di settembre. Sorrido ancora al ricordo di quel episodio. La mattina del 10 l’albergo era vuoto. Mi rivolsi al crocifisso e Gli dissi: se avessi saputo che mi avresti esaudita, Ti avrei chiesto qualche giorno in più. Episodi di questo tipo sono stati frequenti nella mia vita lavorativa e non.

Come si superano le avversità professionali?

E’ indispensabile tenere sempre presente tutto ciò che dipende dal nostro operato Essere consapevoli che dentro di noi si nasconde una forza e un coraggio che va solo cercato e risvegliato. Non dobbiamo pensare al perché mi si pone davanti questo ostacolo, ma al come affrontarlo e superarlo e non vederlo come un fatto avverso, ma positivo perché niente è negativo nella vita. Concentrarsi solo sul nostro obbiettivo: risolvere il problema e continuare a lavorare. Nella mia vita mi sono trovata tantissime volte di fronte a barriere che sembravano insuperabili. Grazie alla mia fede e alla forza interiore che mi generava, sono sempre riuscita a scalare la montagna guardare avanti ed incamminarmi sul sentiero successivo.

Come sceglie i suoi collaboratori?

Parlando con loro. Mi piace confrontarmi sempre con i candidati collaboratori, dialogare e cercare di capire se riescono a trasmettermi ciò che io cerco in tutti i miei dipendenti: amore e passione verso il proprio lavoro.

Qual è secondo la Signora Anna il giusto rapporto con i collaboratori?

Ho avuto nell’arco di trent’anni moltissimi collaboratori ed ho sempre cercato di rapportarmi con loro mantenendo il massimo rispetto. Al mio personale mi rivolgo sempre dando del Lei come è giusto che sia quando si rispetta una persona che presta un servizio. Anche con collaboratrici di lunga data come la Signora Luigina Babbo, con me fin dagli inizi, continuo a rivolgermi in maniera molto riguardosa, pur consapevole che il nostro rapporto va ben oltre il lavoro. Luigina, così mi piace chiamarla, rappresenta ormai una parte importante ed insostituibile della mia vita. Ci unisce un rapporto di confidenza famigliare al quale tengo moltissimo. Ciò nonostante è mia convinzione che nella vita professionale dobbiamo essere consapevoli dei ruoli che ci contraddistinguono e rispettarli oltre ogni ragione. Voglio che i miei collaboratori si sentano sempre protetti e che trovino in me un punto di riferimento dove potersi confidare e dove poter trovare un aiuto concreto. La porta del mio ufficio, chiamato scherzosamente “Il Confessionale”, è sempre aperta.

Jesolo ieri e Jesolo oggi: cosa è cambiato in questi anni?

Molti anni fa all’inizio della mia carriera i nostri Hotel erano gestiti perlopiù da locali. Persone di campagna abituate al duro lavoro che offrivano un servizio quasi famigliare. Oggi le cose sono decisamente cambiate. Le esigenze del turista sono molto diverse e le grandi realtà alberghiere adeguano i loro standard alle necessità contingenti. Tutto si svolge più velocemente e più freneticamente. Jesolo ha subito una trasformazione radicale. Da città esclusivamente turistica, nel corso degl’ultimi decenni, si è evoluta in città residenziale, partorendo complessi abitativi sempre più moderni e ricercati. Si è sviluppata quindi una società Jesolana che anima la città anche nei mesi invernali. Sono sempre stata abituata alla frenesia ed impersonalità della grande città, ma qua a Jesolo ho trovato quella tranquillità e famigliarità che cercavo da tempo.

Più di vent’anni alla guida del suo hotel mantenendo sempre standard di altissimo livello. Qual è il segreto del successo della Signora Anna?

Non esistono segreti particolari da svelare. Ogni persona che ama il proprio lavoro e che lo svolge con passione può raggiungere il successo. I momenti difficili servono per rafforzarci. Io sono stata catapultata in questo mondo che non ho cercato e non volevo. Ma ho imparato ad amarlo, rispettarlo ed affrontarlo. Fissare i propri obbiettivi ed investire anima e corpo per raggiungerli. Migliorarsi giorno dopo giorno, non arretrare. Convincersi delle proprie capacità e sfruttarle al meglio. La strada verso il successo è dietro ogni angolo della nostra vita, con un pizzico di fortuna, che non guasta mai, va riconosciuta e seguita.

Perché soggiornare all’Hotel Rosanna di Jesolo?

Come le dicevo prima, il modo di fare accoglienza è decisamente cambiato. Le grandi catene alberghiere si sono adeguate alla velocità e alla frenesia dei nostri tempi. Oggi contano i grandi numeri e la rapidità con cui si ottengono i risultati sperati. Tuttavia esistono ancora realtà come la nostra che mantengono inalterato il loro modus operandi e che rispettano vecchie regole non scritte di accoglienza e ospitalità. Per quanto mi riguarda ho vissuto la mia vita privata e professionale seguendo un principio che parla di rispetto per se stessi e per il prossimo: “Non fare ad altri quello che non vuoi sia fatto a te”. Questi sono i valori che mi hanno accompagnato lungo il mio percorso e che ho sempre voluto trasmettere ai miei collaboratori e ai miei clienti. Quando dirigo il mio Hotel cerco di immaginarmi al di fuori del banco della reception. Mi immedesimo nel mio ospite, rifletto su ciò che io desidererei se fossi al suo posto. Mi interrogo cercando le soluzioni per soddisfarlo e mi adopero per attuarle. Penso che questa sia la nostra forza: attenzione ai dettagli, accoglienza famigliare, semplicità e amore verso il nostro lavoro.

Entrando nel suo ufficio non si può non notare che Lei è una persona molto devota e spirituale. Quanto è stata ed è importante la fede nella sua vita professionale?

Per me la fede è tutto! Amore, spiritualità, devozione, umiltà, sacrificio, forza, consapevolezza, aiuto verso il prossimo e molto altro rappresentano gli insegnamenti che il mio credo mi ha trasmesso durante tutta la vita. Nei momenti bui mi sono sempre rivolta a Dio, a suo figlio Gesù e alla Vergine Maria per trovare conforto e la forza necessaria per superare le avversità della vita. Sono convinta che la mia strada sia stata disegnata e voluta da Dio il Quale ha permesso le tante fatiche, preoccupazioni, angosce e paure di questi anni al solo scopo di farmi crescere e diventare più forte. Sento in me la Sua energia e la Sua forza che mi accompagnano in ogni decisione, mi sorreggono in ogni sconforto e mi rafforzano in ogni debolezza: sia nella vita privata che in quella professionale.

Signora Anna Lei “nasconde” una passione ed un talento straordinario. Passeggiando tra i piani dell’hotel Rosanna si possono notare alcune delle sue opere esposte. Ci racconta qualcosa?

Ho sempre desiderato viaggiare e scoprire il mondo sin da quando ero ragazza. Purtroppo durante la vita coniugale non ho potuto sfruttare questa mia grande passione: il mio ex marito non amava molto gli spostamenti. Dopo la separazione, con i figli ormai grandi, ho deciso di dedicare una parte di me a questo vecchio e grande amore. Mi piace partire alla scoperta di nuove culture, visitare luoghi lontani e poco accessibili, adeguarmi agli usi e costumi locali. Ho trovato nella mia carissima amica la Signora Stefania una compagna di viaggio fantastica. Insieme condividiamo le nostre esperienze e un’altra grande passione: la fotografia. Ho iniziato frequentando dei corsi quasi per scherzo, nei quali capivo poco o nulla. Fino all’incontro con il Maestro Orio Frasseto. Da quel momento è iniziato il mio rapporto con la macchina fotografica. Concentrarmi sull’obbiettivo, sull’immagine, sul momento che voglio immortalare è per me come perdermi in un’altra dimensione. Tutto si annulla: problemi, preoccupazioni e pensieri svaniscono come per magia e mi abbandono ad uno stato quasi trascendentale. Espongo, con un pizzico di soddisfazione, le mie foto nei corridoi dei piani del Rosanna dove i miei ospiti possono guardarle e commentarle insieme me.

Rimpianti?

Non ho rimpianti. Forse l’unico rammarico che mi porto dentro è non aver potuto, causa il mio lavoro, costruire un rapporto più stretto con i miei famigliari. Mi sento comunque fortunata, sono certa di rappresentare un punto di riferimento per tutti loro, una spalla su cui poter sempre contare e alla quale appoggiarsi nei momenti di difficoltà. La nostra è una famiglia di imprenditori ed inevitabilmente i numerosi impegni, le tante ore di lavoro e la frenesia della quotidianità richiedo un sacrificio anche in termini umani ed affettivi.

Cosa c’è nel cassetto dei desideri della Signora Anna?

Non ho desideri ho sempre vissuto senza aspettarmi nulla di più di ciò che avevo. Forse è proprio per questo che con serenità riesco ad affrontare le mie sfide quotidiane, guardando sempre al prossimo obbiettivo da raggiungere.

Progetti futuri?

Ci sono in programma alcuni lavori di ristrutturazione e miglioramento del nostro Hotel. Sto cercando di coinvolgere il mio staff in alcuni nuovi progetti, ascoltando le loro idee e confrontandoci insieme. Il nostro obbiettivo è continuare a regalare ai nostri ospiti sempre nuove emozioni e un servizio attento alle loro esigenze.

Che consiglio si sente di poter dare ai giovani, soprattutto alle donne, che intendono intraprendere una carriera imprenditoriale come la sua?

Diciamo che ho avuto la fortuna di poter vivere due vite. La prima agiata, caratterizzata da confort e ogni genere di beneficio che una situazione economicamente benestante può offrire. La seconda fatta di sacrifici, duro lavoro e tante preoccupazioni. Non cambierei la seconda vita con la prima per tutto l’oro del mondo! Ai giovani voglio dire di non fermarsi solo all’aspetto economico del loro progetto di vita. Certo i soldi sono importanti per vivere: ieri c’era il baratto, oggi la moneta. A loro ricordo che esistono situazioni ed esperienze che arricchiscono il nostro spirito più del denaro, che ci formano e ci fanno apprezzare ciò che siamo. Concentrazione, studio, passione sono indispensabili per raggiungere i propri obbiettivi. Ma ciò che più devono cercare dentro se stessi è l’amore. L’amore per ciò che fanno, l’amore per il prossimo, l’amore per chi hanno vicino e per coloro con i quali collaborano. Amore per le piccole cose e amore per se stessi. Solo attraverso questo straordinario sentimento troveranno il giusto appagamento per una vita di successo.

Intervista di Abiti Luciano e Anna Pecoraro; Layout Matteo Durante

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Hotel Rosanna Jesolo

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Chi SiamoContatti


L’hotel Rosanna di Jesolo sorge nel settimo accesso al mare di Via Dante Alighieri, una via che la città di Jesolo ha voluto dedicare al Sommo Poeta. A pochi passi dalla spiaggia del litorale, con i suoi sette piani, il Rosanna si affaccia sul profondo blu dell’adriatico e offre ai suoi ospiti una vista mozzafiato sulla bellissima ed affollata spiaggia del litorale Veneto. Costruito negl’anni cinquanta l’hotel viene acquistato dal Signor Augusto Pecoraro nel 1984.  Nel 1994 la gestione passa nelle mani della figlia Anna che traghetta l’attività di famiglia verso il nuovo millennio. Nel 2001 Il Rosanna subisce una drastica rivoluzione. Il vecchio edificio viene abbattuto e si edifica una struttura completamente nuova e all’avanguardia. A distanza di trent’anni dal suo inizio, la storia dell’Hotel Rosanna vede ancora protagonista la Signora Anna che sapientemente, stagione dopo stagione, accoglie i suoi ospiti offrendo loro le migliori condizioni per un soggiorno indimenticabile nella città di Jesolo.

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